L‘Italia può fare a meno dell’Europa?
Attualità tedesca a cura di Valelinz
Durante i mesi di lockdown si è parlato spesso di come se l’Italia può fare a meno dell’Europa ed uscire dall’Europa, soprattutto in Italia e molti continuavano a sostenere che sarebbe stato controproducente per entrambe le nazioni se questa ipotesi si fosse avverata.
Gli Italexit (credo si facessero chiamare così) sostenevano che si poteva fare a meno dell’Europa. Uscendo ovviamente gli accordi commerciali diventano meno convenienti per le aziende e ci sarebbe stata una ricerca di prodotto da un paese “amico”.
La settimana scorsa il capo di Stato, Sergio Mattarella, ha incontrato il Presidente della Repubblica Federale tedesca Frank-Walter Steinmeier e ha voluto sottolineare quanto questi due Stati siano connessi e interdipendenti tra loro.
Basta pensare che la Germania è il primo fornitore e il primo cliente dell’Italia mentre l’Italia è il sesto fornitore e il sesto cliente della Germania.
Nel 2019 entrambi i paesi hanno generato un volume di circa 127,7 miliardi di euro.
L’export tedesco ha raggiunto un ammontare di 69,6 miliardi di euro e un import di 58,1 miliardi di euro.
L’Italia esporta soprattutto componentistica per le auto: metalli di base e prodotti in metallo, macchinari e apparecchi e mezzi di trasporto.
Un altro settore redditizio è l’ortofrutta ovviamente, il mercato tedesco rappresenta il più rilevante bacino di destinazione dell’export italiano, mentre per i consumatori tedeschi negli ultimi anni l’Italia rappresenta il terzo Paese d’importazione dopo Paesi Bassi e Spagna per ortaggi, legumi e radici e il secondo per la frutta, dopo la Spagna.
Anche il turismo è coinvolto in questa ricerca in quanto la Germania è il primo Paese di provenienza dei turisti stranieri che giungono in Italia.
Le presenze tedesche in Italia nel 2017 sono state più di 59,3 milioni, cifra pari al 28.2% delle presenze complessive a livello nazionale.
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