Lettera al 2020 che ci ha cambiato di @Valelinz
“Lettera al 2020 che ci ha cambiato”
Ci sono situazioni molto particolari dove chi è abituato a scrivere si trova in difficoltà nel trovare le giuste parole per farsi comprendere.
Salutare quest’anno è uno di questi momenti.
Il 2020 ci ha dato e tolto tanto, è stato un anno catartico, di quelli che non si scordano più.
Avete presente quando vi chiedono dove eravate l’11 settembre, senza specificare l’anno venite catapultati in quel istante oppure, per pensare a qualcosa di bello, quando sentite urlare “GROSSO, GROSSO , GROSSO” vi parte un brivido lungo la schiena e immaginate Fabio che corre in campo, le lacrime e gli abbracci e la gioia, quella pura che ti fa emozionare ancora oggi e vi ricordate immediatamente dove vi trovavate e con chi.
Il 2020 è così, quando tutto sarà passato sospireremo nel sentire questa data ma tutti ci ricorderemo dove eravamo e quello che abbiamo vissuto.
Ognuno avrà emozioni contrastanti ma sicuramente ciò che accomuna tutti è l’incertezza e la paura.
Il 2021 non sarà solo l’inizio di un nuovo anno ma di una nuova era , perché possiamo negarlo ma la nostra vita è cambiata per sempre, nulla sarà più come prima.
Le dinamiche sociali, il nostro approccio alla salute e i valori sono differenti.
Oggi apprezziamo una giornata nel verde perché sappiamo cosa sia la reclusione e dove è possibile respiriamo quasi assaporando l’aria perché la libertà non ha lo stesso sapore con la mascherina,
Nuovo non vuol dire per forza brutto.
L’anno passato ci ha insegnato molto, dobbiamo farne tesoro e portare questa consapevolezza con noi.
Per la prima volta nella storia siamo stati semplicemente esseri umani, senza confini, senza nazione, tutti uniti per sconfiggere un nemico comune che non guardava il conto in banca o la posizione sociale.
Siamo stati solidali con il prossimo e abbiamo donato soldi, tempo, energie a chi ne aveva più bisogno.
Abbiamo capito quanto sia importante un abbraccio e poter vedere le persone che amiamo, sempre , senza limitazioni.
Questo periodo ci ha insegnato ad amare anche zia Pina che come ogni natale ci chiede cose scomode o lo zio Beppe che si ubriaca prima di cena, i cugini rumorosi e quelli piccoli che vogliono fare la tombola e una partita la fanno durare ore. Ma anche se imperfetta è famiglia e quest’anno è mancata più che mai.
Abbiamo imparato a non dare per scontato la libertà e gli svaghi.
Ci siamo resi conto che il mito non é il cantante o il calciatore ma il personale sanitario che nel momento del bisogno non ha abbandonato la nave ma ha fatto in modo che non affondasse.
In questo 2020 abbiamo scoperto il vero significato del tempo che ci è stato amico.
Abbiamo avuto più momenti per noi e per vivere senza frenesia.
Abbiamo passato più tempo con i figli e i nostri compagni.
Alcuni di noi hanno iniziato nuovi sport o imparato lingue o letto il libro che rimandavano da tempo.
Abbiamo scoperto la fragilità di ogni sistema economico e politico e risistemato per renderlo migliore.
Abbiamo cantato all’unisono per sentirci meno soli ma soprattutto siamo stati umani.
Ognuno di noi ha sofferto in maniera diversa questo tempo, chi economicamente, chi fisicamente e altri psicologicamente.
Alcuni anzi tanti, 1,77 milioni di persone, non brinderanno al nuovo anno e il mio pensiero va alle loro famiglie e alla loro forza nel vivere il dolore più grande negando loro l’ultimo saluto.
Ma nonostante ciò, siamo qui, vivi, più ricchi di prima e il cuore più pesante di emozioni.
Il mio augurio per il 2021 é che vi portiate tutto ciò che avete imparato nel 2020 per vivere il futuro senza limitazioni ma con più umanità e leggerezza.
Ogni anno va ricordato e tutti noi, in qualche modo, quest’anno abbiamo fatto la storia.
- News di Vivistoccarda
- Trasferirsi in Germania
- Vivere in Germania
- Scoprire la Germania
- Storie di italiani
- Gnocchi e non solo