Banca tedesca falso in bilancio per 2 miliardi di Euro
Indagini della questura di Monaco su Wirecard la banca tedesca per falso in bilancio per 2 miliardi di Euro. Le nuove indagini a causa delle dichiarazioni del consiglio di amministrazione del fornitore di servizi di pagamento bancari Wirecard che ha ammesso lunedì sera che quanto esibito in precedenza tra le attività sui conti fiduciari con due banche Filippine per un totale di oltre 1,9 miliardi di euro “molto probabilmente non esistono“.
Wirecard AG è una società tedesca di tecnologie e servizi finanziari operante a livello mondiale, fondata nel 1999 e con sede principale ad Aschheim, vicino a Monaco. Wirecard offre soluzioni per i pagamenti elettronici, la gestione dei rischi e l’emissione di carte di credito a oltre 7.000 clienti. Il suo servizio di pagamento in Internet, compete con PayPal e Western Union. La controllata Wirecard Bank AG ha una licenza bancaria tedesca ed è uno dei membri principali di VISA, MasterCard e JCB.
Le forze dell’ordine avevano recentemente già avviato un procedimento contro la presunta manipolazione della quotazione di borsa e pertanto effettuato delle perquisizioni presso la sede della Wirecard. Le indagini sono rivolte principalmente sui precedenti quattro membri del consiglio, due dei quali, i CEO Markus Braun e Jan Marsalek, al momento dimissionari in seguito alle indagini, sarebbero i principali responsabili circa i conti fiduciari nelle Filippine.
L’ufficio del pubblico ministero di Monaco di Baviera non ha voluto commentare sulle ulteriori indagini sulla falsificazione del bilancio se non che “Non si possono escludere effetti e controlli sui bilanci precedenti“.
Nel frattempo, il nuovo CEO, l’americano James H. Freis, nominato membro del consiglio solo la scorsa settimana, avrà l’arduo compito di fare chiarezza. Uno dei suoi primi importanti atti ufficiali è stato proprio l’annuncio da parte del consiglio di amministrazione di lunedì sera, circa l’indisponibilità di oltre 1,9 miliardi di euro.
La stessa amministrazione di Wirecard ammette che i precedenti bilanci annuali fino al 2018 compreso potrebbero non essere corretti. Secondo il paragrafo 331 del Codice commerciale, i bilanci falsi sono perseguibili penalmente con un massimo di tre anni di carcere o con multe. Il consiglio di amministrazione è responsabile dei bilanci annuali ed alla Wirecard, questi sono Braun, Marsalek e i loro precedenti colleghi nel consiglio di amministrazione. È ora necessario attendere ulteriori indagini sul falso in bilancio e verificare la presenza di ulteriori reati.
Sotto la guida di Braun e Marsalek, Wirecard aveva sempre respinto tutte le accuse secondo cui l’attività dell’azienda fosse irregolare. Piuttosto, Braun e Marsalek avevano dichiarato che Wirecard era stata vittima di speculatori che scommettevano sulla caduta dei prezzi e quindi facevano false accuse per manipolare il mercato.
Al momento la quotazione di Wirecard è crollata nuovamente in borsa. Alle ore 10 di lunedì 22 giugno, ogni azione veniva scambiata ad €16,26, quindi con una perdita netta del -34%.
Maurizio Palese (Fonte Süddeutsche Zeitung)