L‘olio di oliva le virtù dell’oro liquido
I consigli del Nutrizionista
L’olio di oliva le virtù dell’oro liquido
L’olio di oliva ha nella cultura mediterranea e soprattutto italiana un ruolo importante non solo da un punto di vista economico ma anche salutistico.
I motivi per cui si dovrebbe consumare olio di oliva sono molteplici e capire perché faccia tanto bene significa “perdersi” in affascinanti meccanismi fisiologici e biochimici che l’olio una volta introdotto attraverso l’alimentazione è capace di attivare, meccanismi che i nostri avi ben conoscevano, e che purtroppo si sono un pò persi. (A tal riguardo scriverò in futuro un articolo).
Tuttavia false campagne pubblicitarie hanno nel tempo promosso una cultura alimentare del terrore verso tutti i grassi e indiscriminatamente anche nei confronti dell’olio extra vergine di oliva, di cui abbiamo iniziato pian piano a temere l’effetto ingrassante.
Per fortuna pian piano questi retaggi culturali/culinari sembrano scomparire, ma noto troppo spesso durante le consulenze nutrizionali sempre una paura nei confronti dei grassi.
Ruolo di fondamentale importanza, sia da un punto di vista nutraceutico che organolettico, è svolto dai componenti minori dell’olio extravergine di oliva, in particolare i polifenoli.
È stato dimostrato che la componente polifenolica possiede importanti proprietà antimicrobiche, antiossidanti e antiinfiammatorie, motivo per cui questi composti sono di grande interesse per la salute umana. È bene sottolineare che la stabilità di queste molecole è strettamente dipendente dalle condizioni di conservazione dell’olio: quelle ottimali prevedono basse temperature e ridotta esposizione alla luce e all’ossigeno.
Il periodo di conservazione entro il quale la concentrazione dei polifenoli rimane stabile è stato stimato sui 12-18 mesi. Pertanto consiglio sempre di conservare l’olio lontano da fonti di luce, in contenitori scuri e chiusi correttamente. Molti di questi composti, inoltre, possiedono proprietà antimicrobiche. Cioè inibiscono la crescita di determinati microorganismi. Tra essi troviamo l’oleuropeina e l’oleocantale.
È nota l‘azione antiossidante esercitata dai polifenoli nei confronti dei radicali liberi responsabili dello stress ossidativo a carico di importanti molecole biologiche del nostro corpo e quindi dell’invecchiamento (quello che temiamo tutti!). Invecchiare significa stressare (chimicamente) nel tempo tutte le nostre cellule e organi, rovinandone nel tempo la funzione.
Tale stress è indotto da uno squilibrio fra la produzione di specie chimiche altamente reattive, i radicali liberi, e gli antiossidanti, le armi di difesa della fisiologia umana. Questo processo gioca un ruolo fondamentale dell’invecchiamento ed è correlato all’insorgenza di malattie croniche, quali quelle malattie cardiovascolari e il diabete.
Diversi studi hanno dimostrato che nell’uomo l’assunzione di olio extravergine di oliva grazie ai fenoli determina in vivo una diminuzione del danno ossidativo al DNA superiore al 30%!
Inoltre, significativi effetti antiossidanti sono stati riscontrati anche nei confronti dei lipidi. L’ossidazione dei lipidi a bassa densità (low-density lipoproteins, LDL, in contrasto con le high-density lipoproteins, HDL) è considerata uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cronico-degenerative come l’aterosclerosi.
Numerosi studi hanno dimostrato che una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi, di cui l’olio è ricco – paragonata ad una dieta ricca di carboidrati – favorisca il controllo glicemico in soggetti con diabete mellito aumentando i livelli di ormoni che favoriscono la regolamentazione degli zuccheri e che contrastano il diabete (questi ormoni si chiamano incretine).
L’oleocantale inoltre è una sostanza organica naturalmente presente soprattutto nei frutti dell’ulivo, ed è la sostanza principalmente responsabile della sensazione di “bruciore in gola” tipica degli olii extravergini di oliva ed ha una struttura simile agli antidolorifici FANS ( di cui molti purtroppo abusano), e per tale motivo spesso quando abbiamo bruciore di stomaco possiamo avere sollievo con un cucchiaio di olio di oliva dotato appunto anche di tali proprietà lenitive e antidolorifiche.
Francesco Fabrizi – Biologo Nutrizionista – Specialista in diabete e nutrizione clinica.
Appuntamento per giovedì prossimo con “La dieta FODMAP: cos’è e quando può essere utile“.
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