Il fruttosio se troppo fa male

Il fruttosio se troppo fa male

I consigli del Nutrizionista

Il fruttosio se troppo fa male!

Il fruttosio è uno zucchero semplice presente in natura nella frutta ed essendo spesso associata a quest’ultima, è stato spesso ritenuto uno zucchero salutare. Molti anni fa quando gli studi erano meno chiari sul ruolo dannoso del fruttosio, addirittura veniva consigliato per zuccherare nelle diete dei diabetici.
Il fruttosio viene metabolizzato nel fegato e in quantità eccessive crea infiammazione, stress ossidativo e viene velocemente trasformato in grasso.

In realtà risulta essere addirittura più nocivo dell’altro zucchero semplice ovvero il glucosio, in quanto viene metabolizzato in maniera simile all’alcol con le complicanze caratteristiche come malattie croniche, steatosi epatica (fegato grasso), valori alterati dei grassi e malattie cardiovascolari.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Hepatology ha dimostrato come bambini sovrappeso o obesi con fegato grasso avessero un valore alterato di acido urico, che è proprio uno dei prodotti finali di sintesi del fruttosio nel fegato. In grandi quantità l’acido urico è tossico e concorre allo sviluppo di numerose patologie.

La popolazione più a rischio è quindi quella dei bambini, i quali consumano un quantitativo eccessivo di fruttosio, aggiunto spesso agli ingredienti di merendine, yoghurt alla frutta, prodotti da forno di scarsa qualità, cioccolate, succhi di frutta, biscotti, prodotti dei fast-food e tipici prodotti da colazione purtroppo quotidianamente presenti nelle tavole.
Sicuramente gli adulti anche sono esposti ai danni del fruttosio e non sono pochi i casi di malattie epatiche (del fegato) e diabete legati ad un abuso di prodotti contenenti questo zucchero.

La frutta quindi fa male?

No! In quantità giuste e in una dieta bilanciata i prodotti contenenti naturalmente fruttosio come frutta e vegetali in genere vengono, grazie alla presenza della fibra, gestiti meglio dal metabolismo e dal fegato.

È utile ritornare alle sane abitudine e consumare prodotti freschi come frutta di stagione in quantità moderate evitando i surrogati come succhi di frutta e prodotti pronti.
Il problema resta infatti se il fruttosio viene aggiunto puro nei prodotti e sarebbe utile pertanto fare attenzione sempre alle etichette alimentari e consumare i prodotti nella maniera più naturale possibile. Spesso è necessario far attenzione agli ingredienti più nocivi camuffati sotto altro nome: sapevi ad esempio che lo sciroppo di mais, sempre presente in
biscotti o altri prodotti da forno, altro non è che fruttosio?

Francesco Fabrizi – Biologo Nutrizionista – Specialista in diabete e nutrizione clinica.

Appuntamento per giovedì prossimo con un nuovo articolo dal titolo “Cosa è un alimento naturale?“.

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Se ti interessa questo argomento, leggi l’articolo precedente “Il diabete e le sue forme. Che tipo sei?