Lavoro in Germania

Come comprendere e capire il mondo del lavoro in Germania? Raccontano i nostri genitori di un tempo in cui trovare lavoro era semplice: le aziende attendevano gli italiani direttamente in stazione all’arrivo dei treni e i nostri nonni o genitori venivano assunti immediatamente a contratto a tempo indeterminato. Per esempio nella zona di Stoccarda, erano garantiti un’ottima paga anche in assenza della lingua tedesca e magari anche con un italiano stentato, e diversi bonus come  la “casa” (spesso era una baracca) fornita dall’azienda.

LA SITUAZIONE OGGI

Purtroppo la situazione adesso è cambiata. Bisogna capire il mondo del lavoro in Germania in continua evoluzione e che le competenze richieste sono nettamente superiori, la concorrenza di altri emigranti da ogni parte del mondo è fortissima, è richiesto il tedesco o almeno per alcuni lavori un buon inglese, le paghe di ingresso sono basse, insomma non è più il paese delle favole, ma con la disoccupazione al 3,6% in diminuzione, la Germania rappresenta ancora una grande opportunità per realizzarsi, a condizione però di affrontare la sfida responsabilmente e mettendo in conto di dover fare sempre e comunque la gavetta, fatta di lavori magari anche pagati al minimo sindacale ma che con lo studio della lingua, permette in pochi anni di ottenere un lavoro ben pagato, rispettato e gratificato. Volere e potere, qui vale!

Per approcciarsi correttamente al mondo del lavoro in Germania è necessario conoscerne l’ABC. Eccone sintetizzati gli elementi fondamentali.

  • Cos’è il Mindestlohn cioè il salario minimo?

    Dal 1° gennaio 2015 il governo Tedesco ha introdotto il salario minimo, in base al quale ai lavoratori di 18 settori lavorativi, secondo il Mindestlohngesetz (MiLoG), ossia la Legge sul salario minimo, viene garantita una retribuzione minima, valida dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, di 9,82 € lordi (Brutto) all’ora, dal 1° luglio invece sarà di €10,45, applicato anche ai Nebenjob ed i Minijob ma non applicabile ai minorenni, ai tirocinanti e solo per i primi 6 mesi, ai lavoratori che sono stati disoccupati per più di un anno (Langzeitarbeitlose).

  • Cosa serve per essere assunti?

    In quanto cittadini Italiani, non necessitiamo di documenti particolari per lavorare in Germania, sarà sufficiente essere in possesso del “codice fiscale” tedesco cioè la Steueridentifikationsnummer e di un conto corrente bancario tedesco.
    Per alcuni lavori potrebbe essere richiesto di presentare il certificato del casellario giudiziale (Führungszeugnis), ottenibile mediante il modulo di richiesta Europäisches Führungszeugnis, da richiedere ed inviare presso il comune di residenza. Costa 13 € e sarà recapitato direttamente presso casa vostra dopo solo alcuni giorni.

  • Tipologie di contratto

    Il contratto può essere Vollzeit (a tempo pieno) oppure Teilzeit (a tempo parziale). Inoltre può essere befristet (determinato) oppure unbefristet (indeterminato).
    Il contratto verbale. E’ possibile accordarsi anche solo verbalmente con il datore di lavoro circa le condizioni del lavoro, la paga oraria e gli orari. Il datore di lavoro ha poi l’obbligo di mettere per iscritto alcuni punti entro e non oltre 30 giorni dall’inizio del rapporto di lavoro.

  • I dati riportati sul contratto

    Il contratto deve riportare tassativamente le seguenti indicazioni:

    • Nome e indirizzo del datore di lavoro e del lavoratore;
    • Data di inizio del rapporto di lavoro;
    • Nel caso di un contratto a tempo determinato, la durata totale del rapporto di lavoro;
    • Il luogo dove si dovrà svolgere il lavoro;
    • Le mansioni svolte dal dipendente;
    • La retribuzione oraria;
    • L’eventuale preavviso richiesto per le parti.
  • Il periodo di prova

    La durata del periodo di prova (Die Probezeit) che può variare tra i 3 e i 6 mesi. Durante il periodo di prova puoi essere licenziato, anche se eri in malattia ed in questo caso il preavviso può essere anche di soli 15 giorni. Ovviamente se il contratto viene rinnovato, non richiederà un ulteriore periodo di prova!

  • I tuoi diritti

    Alla stipula del contratto, insieme ai doveri, acquisisci automaticamente anche alcuni inalienabili diritti, quali la retribuzione delle ferie, dei giorni di malattia e delle festività, il preavviso di licenziamento (Kündigungsschutz), il diritto alla maternità (Mutterschutz), il congedo parentale (Elternzeit) e se hai figli, fare la richiesta dell’assegno familiari (Kindergeld).

  • La busta paga

    È il documento ufficiale in cui vengono riportate il reddito lordo (Brutto), le singole trattenute come l’assicurazione pensionistica (Rentenversicherung), l’assicurazione di disoccupazione (Arbeitslosenversicherung), l’assicurazione medica (Krankenkversicherung) e l’eventuale la tassa sulla chiesa (Kirchensteuer) se ti sei dichiarato appartenente a una chiesa.

  • Il Minijob

    È un contratto di lavoro che prevede uno stipendio massimo di 450 euro al mese alla paga minima, quindi in realtà si tratta un part-time. Non sono previste trattenute fiscali, puoi avere fino ad 24 giorni di ferie pagate, in caso di malattia, puoi percepire lo stipendio fino a un massimo di 6 settimane. Molto spesso si tratta di secondi lavori essendo part-time ed esentasse.

  • Il lavoro nero (Die Schwarzarbeit)

    Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, il lavoro nero anche in Germania è molto diffuso, soprattutto nel settore della ristorazione.
    In generale ma soprattutto in Germania è fortemente sconsigliato accettare un lavoro in nero, non solo il datore può passare brutti guai ma anche il lavoratore, così come non accettare un lavoro senza contratto o un lavoro con uno stipendio al di sotto del salario minimo.
    Spesso nelle fasi iniziali può essere più semplice iniziare attraverso una agenzia di lavoro (Leihfirma) datori di lavoro con molte meno pretese in termini di competenza linguistica o professionale.

  • Il licenziamento

    Qualora dovessi perdere il tuo lavoro, la prima cosa da fare è portare il tuo licenziamento scritto all’Agentur für Arbeit, in modo da non perdere il tuo sussidio per la disoccupazione (ALG I). Qualora fossi tu a decidere di interrompere il rapporto di lavoro, consegnando all’azienda il tuo licenziamento, con il dovuto preavviso indicato sul contratto di lavoro, purtroppo non potrai godere del sussidio di disoccupazione (ALG I).

QUANDO NON SI APPLICA IL SALARIO MINIMO

Il salario minimo obbligatorio continua a NON applicarsi a:

  • Giovani di età inferiore ai 18 anni senza formazione professionale completa.
  • I tirocinanti – indipendentemente dalla loro età – nel quadro della formazione professionale (Nota: nel corso della riforma della legge sulla formazione professionale si parla spesso di introdurre un “salario minimo per i tirocinanti”. Il termine corretto per questo salario minimo per i tirocinanti è “indennità minima di formazione” e non troppo confuso con il salario minimo obbligatorio ( ulteriori informazioni sull’indennità minima di formazione ).
  • Disoccupati di lunga durata nei primi sei mesi di lavoro dopo la fine della disoccupazione.
  • Stagisti, se il tirocinio è obbligatorio nell’ambito di una scuola o università.
  • Tirocinanti , se lo stage è volontario fino a tre mesi come guida per la formazione professionale o l’inizio degli studi.
  • Giovani che prendono parte a una qualifica entry-level come preparazione alla formazione professionale o ad altra preparazione alla formazione professionale secondo la Legge sulla formazione professionale.
  • Volontari .

Inoltre, vi è stato un periodo di transizione per l’introduzione della legge sul salario minimo per i contratti collettivi che prevedono salari inferiori al salario minimo previsto dalla legge. Tuttavia, questo periodo è da tempo scaduto. Pertanto, si applica, a parte i gruppi di lavoratori sopra menzionati, quanto segue:

Nel 2023 in nessun settore è legale pagare meno di € 12,00 l’ora (brutto), pari al salario minimo previsto dalla legge.

Brevemente il mio consiglio

Al fine di avere maggiori opportunità, preparate un buon Curriculum ed una lettera di presentazione in “formato Tedesco”, semplice, essenziale e focalizzato sulla mansione per la quale vi volete candidare.

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