Nel mercato dell’Energia Elettrica Germania ci sono tante buone notizie per l’ambiente. Da tempo esiste il libero mercato dell’industria energetica. Garantito attraverso l’Energy Industry Act, sotto la supervisione del Ministero federale dell’economia e dell’energia, responsabile anche della ricerca energetica.
La situazione energetica in Germania si è evoluta fortemente nel ultimo ventennio. In particolare, dalla produzione energetica attraverso l’impiego delle centrali a carbone e nucleari, il paese ha deciso un cambio radicale verso la cosiddetta “energia verde”. Ovvero l’impiego e la promozione delle energie rinnovabili.
PROGETTO GREEN
Nel periodo più recente, l’incidenza di petrolio e gas naturale come anche quella di energie rinnovabili sul consumo complessivo di energia sono aumentate notevolmente. Al contrario l’energia nucleare ed il carbone fossile hanno registrato una diminuzione netta ed il lignite una diminuzione leggera. Nel complesso, l’approvvigionamento energetico tedesco si basa su una gamma ampia di fonti energetiche. Tuttavia, quasi il 60% del consumo energetico nazionale si concentra su petrolio e gas.
Come risultato di questa nuova politica energetica, nel 2017, la produzione tedesca si è composta nel seguente modo:
- Il 39,5% da carbone;
- Il 13,1% da energia atomica;
- Il 38,5% da energie rinnovabili;
- Il restante 8,4% da gas.
Finalmente, per l’ambiente sono arrivate buone notizie quando per la produzione dell’energia elettrica tedesca, chiamata Strom, si è definitivamente deciso di abbandonare la produzione energetica nucleare a partire dal 2000 ed è stata accelerata nel 2011 a seguito della catastrofe di Fukushima in Giappone. Conseguentemente al elevato numero di reattori nucleari presenti in Germania il processo di uscita dell’energia nucleare sta avvenendo in maniera graduale e si concluderà con la chiusura dell’ultimo reattore prevista per il 2022.
Particolarmente importante per la Germania è la transizione energetica verso le energie rinnovabili, la cosiddetta “Energiewende”. Come è noto, il piano del 2014 prevede che il consumo energetico lordo (cioè non solo il consumo dell’energia elettrica ma di tutta l’energia consumata nel paese) provenga per il 18% da energie rinnovabili entro il 2020, per il 30% entro il 2030, 45% entro il 2040 e 60% entro il 2050. Comunque, per raggiungere questo obiettivo sarà necessario giungere entro il 2050 ad una produzione d’energia elettrica ricavata da 80% d’energie rinnovabili.
OBIETTIVO, RISPARMIARE
D’altra parte, in Germania il costo dell’energia è ancora molto consistente e l’unica possibilità di “salvezza” sta nel cercare annualmente l’offerta più vantaggiosa. In altre parole, stipulare un contratto per soli 12 mesi, normalmente abbastanza scontato, ed entro i termini previsti dal contratto, inviare una revoca al fine di fare un contratto con altra azienda. Per inciso, raramente conviene rimanere per più di un anno.
Ricapitolando, questa stessa operazione andrebbe fatta con tutte le utenze, quindi Corrente, Telefono, ADSL, Telefonia mobile, oltre alle varie assicurazioni Responsabilità civile verso terzi, Contenuto della casa, Infortuni, Protezione legale, auto, ecc.. Quindi data l’elevata mole di contratti da gestire, capirai certamente che o decidi di dedicarci una parte importante del tuo tempo a gestirla, oppure ti affidi ad un consulente specializzato. In breve farà per conto tuo le ricerche delle tariffe migliori, in base alle tue esigenze ed ai tuoi consumi, senza comportare alcun costo aggiuntivo.
Una nota importante riguarda la presa tedesca, anche detta presa Schuko, per intenderci quella rotonda e grossa con due pioli. Normalmente in Italia è richiesto un adattatore, mentre quì in Germania sono native, quindi tutti gli elettrodomestici ne saranno dotati. Viceversa se hai apparecchi con le normali spine italiane, sia dotate di 2 che di 3 pioli, quindi con messa a terra, trovo più semplice sostituire la spina con una adatta alle prese elettriche Germania, quindi Schuko con 2 pioli e messa a terra posta sull’esterno con le lamelle. Si trovano per pochi euro nei bricolage diffusi ovunque sia a Stoccarda che in tutta la Germania.
Brevemente il mio consiglio
Al fine di gestire al meglio le disdette, subito dopo aver stipulato il contratto, registra in qualche modo la scadenza e la data ultima per la disdetta. Al fine di gestire ed inviare le disdette correttamente, c’è un interessante servizio online che ne gestisce sia la compilazione che l’invio con valenza pari alla raccomandata ABOALARM.
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